INTEGRAZIONE E SUPPLEMENTAZIONE
“l’eccellenza nasce dall’attenzione nei dettagli”
La massima resa atletica in ogni attività sportiva – aerobica o anaerobica -, si attua con la sinergia di quattro parametri fondamentali:
WORK-OUT MIRATI E SPECIALISTICI
APPROVIGIONAMENTO ALIMENTARE EQUILIBRATO E CALIBRATO ALLA PERFORMANCE
INTEGRAZIONE E SUPPLEMENTAZIONE
RIPOSO
Per poter raggiungere quanto più rapidamente questo scopo occorre un’alimentazione personalizzata e un programma individuale di allenamento unitamente ad una motivazione straordinaria che lega tutti i punti suesposti.
In questa breve ma esauriete trattazione ci occuperemo di tutto ciò che riguarda la supplementazione di chi pratica lo sport per mantenersi in forma e di colui che si impegna nell’agonismo puro.
Negli ultimi anni l’industria dell’integrazione, con il supporto di una rigorosa ricerca medico-scientifica, ha fatto dei passi davvero importanti nella formulazione di componenti innovativi , con effetti benefici sul trofismo muscolare e sul recupero. Sono stati destinati a questo scopo una quantità immane di studi e sperimentazioni ed i risultati raggiunti sono stati davvero confortanti in ogni campo d’applicazione (sportivo-agonistico, medico-riabilitativo, geriatrico) e in particolar modo nel supportare il gesto atletico anaerobico ed aerobico .
Le aziende leaders del settore hanno promosso su grande scala queste ricerche ponendo in gioco tutte una serie di risorse umane, logistiche e scientifiche di prim’ordine. Ed il risultato di questo grande sforzo ha portato alla produzione ed alla commercializzazione di sussidi ergogeni ad altissima resa e di purissima qualità, certificati da una consolidata ricerca in campo nazionale ed internazionale ancorata da una struttura produttiva in grado di assicurare il massimo in termini di professionalità.
Tutti i prodotti prima di essere immessi sul mercato sono meticolosamente sottoposti a controlli rigidi riguardanti tutti gli aspetti chimici ed organolettici, con la selezione delle materie prime e la certificazione di tutte le procedure di produzione e marketing..
Bisogna in ogni caso precisare per completezza di trattazione che i supplementi ergogeni diventati pressoché indispensabili per lo sportivo e l’atleta d’elite, sono stati affiancati da una pluralità di sostanze “vuote” tale da portare l’atleta verso una scelta confusionaria e priva di validità. Infatti numerosi preparati utilizzati nell’iter agonistico danno un aiuto equivalente a “zero”, sono letteralmente “pompati” solo ed esclusivamente da una campagna pubblicitaria ingannevole senza referenze scientifiche o protocolli di studio attendibili su animali, soggetti sani o atleti.
Alimentazione ed integrazione
Si parte da un base scientifica che consolida l’assioma della 59 sostanze esistenti in natura con cui è impossibile ottenere prestazioni fisiche ottimali senza che le stesse siano assunte giornaliermente - vds tabella allegata -.
Il programma alimentare e di integrazione deve essere personalizzato per ogni atleta, in quanto ogni soggetto ha dei propri livelli di saturazione e formulato a secondo dei propri obiettivi specifici. Ognuno di noi ha esigenze diverse ma un traguardo comune; il raggiungimento di uno stato di benessere ed un miglioramento dello stile di vita che può portare anche a risvolti di tipo agonistico nelle varie discipline sportive.
La richiesta di supplementazione varia con lo stile di vita, l’attività fisica, il lavoro e l’età.
La stessa diventa una necessità dell’atleta per il mantenimento e l’ottimizzazione della forma anche se quantità eccessive di supplementi possono innalzare i livelli di tossicità nell’organismo indotti dalla sostanze ingerite.
E’ importante, inoltre, valutare i benefici che la sinergia di due o più elementi danno, ovvero i benefici attribuibili con integrazioni multiple con cui avviene l’ottimizzazione dei risultati. Questo si concretizza con lo sviluppo della complementazione tra i vari supplementi supportate da tesi scientifiche ancorate a ricerche sugli atleti.
Aiuti ergogeni
Gli aiuti ergogeni comprendono una classe di sostanze utilizzati dall’atleta per migliorare la performance atletica.
Essi possono essere raggruppati in:
non nutrizionali;
nutrizionali;
farmacologici.
I primi si possono ancora distinguere in:
Meccanici apparecchi ortotici, indumenti aerodinamici.
Psicologici musicoterapia, biofeedback, placebo.
Fisiologici elettrostimolazione, massaggi, manipolazioni.
Gli aiuti nutrizionali riguardano nel caso di specie gli integratori ed i supplementi la cui provenienza può essere di sintesi o derivare da sostanze naturali.
Normalmente gli integratori si dividono in:
Plastici.
Energetici.
Coofattori – vitaminici e oligoelementi -.
Di reintegro salifico.
Volumizzanti.
Termogenici o liporiducenti.
Inerti senza effetti attivi ma dotati di proprietà modificatrici.
Un’altra suddivisione utilizzata dalla scuola americana pone gli integratori su tre livelli differenziati:
1° livello comprende tutta una serie di sostanze che integrano la normale alimentazione quali vitamine, oligoelementi e coofattori;
2° livello sostanze che in concentrazioni superiori alla norma esercitano un’azione metabolica che tradotta in termini meccanici migliorano la performance prestativa: esempio tipico, la creatina;
3° livello sostanze che contengono componenti capaci di modificare le normali funzioni metaboliche cellulari (il guaranà che contiene caffeina la quale agisce a livello del SNC).
I vantaggi dell’uso mirato uniti ad una corretta assunzione
Permettono un reintegro alimentare più completo.
Un recupero post work-out ottimale arginando il catabolismo.
Migliorano la troficità muscolare e lo stato nutrizionale.
Un work-out più intenso riducendo il rischio di traumi.
Gli integratori danno risultati concreti e visibili in termini prestativi e di forma se assunti secondo una cronobiologia di assunzione e sfruttando le sinergie che possono scaturire da una interazione dei vari componenti che compongono le sostanze assunte.
Il dosaggio degli integratori dipende dai seguenti parametri:
1. anamnesi generali dell’atleta, quindi stato generale di salute;
2. sport effettuato –aerobico o anaerobico -;
3. durata ed intensità dell’unità di lavoro;
4. peso del soggetto espresso complessivamente e specificatamente per la massa magra.
L’uso degli integratori modellato a secondo delle necessità e del tipo di sport praticato è un passo necessario per chi si dedica all’attività sportiva o chi desidera avvicinarsi al mondo agonistico.
I supplementi consentono all’organismo di metabolizzare solo i nutrienti necessarie alle specifiche esigenze evitando l’ingestione di sostanze indesiderate o potenzialmente tossiche.
CLASSIFICAZIONI
CARBOIDRATI: ZUCCHERI LENTI, MEDI E VELOCI
Sono costituti da atomi di carbonio, idrogeno e ossigeno e rappresentano la principale fonte di energia delle cellule. In base alla loro struttura molecolare i carboidrati possono essere classificati in tre categorie:
monosaccaridi o zuccheri semplici tipo glucosio (utilizzato come sorgente energetica dall’organismo), fruttosio e galattosio;
disaccaridi formati da due molecole tipo il saccarosio, il maltosio ed il lattosio;
polisaccaridi formati da più molecole di monosaccaridi tipo le destrine, il glicogeno ecc.
Gainer
Composti da carboidrati, maltodestrine, polimeri di glucosio, fruttosio, amidi di mais con l’eventuale aggiunta di proteine in varie formulazioni e vitamine. Il preparato contiene una bassa percentuale di grassi ed è impiegato per favorire l’incremento di massa muscolare e del peso corporeo. Le miscele di carboidrati a breve o a media catena sono generalmente a diverso grado di assimilazione in virtù del proprio indice glicemico (G.I.).
Maltodestrine
Composte da catene ramificate di carboidrati a varie lunghezze a medio e lento rilascio. Sono formate da polimeri di destrosio, maltosio e triosio . L’apporto energetico è determinante anche per un rifornimento pre work-out. Forniscono energia a rilascio graduale con aumento della resistenza alla fatica e un veloce recupero delle riserve energetiche.
Maltosio
Formato da due molecole di glucosio fornisce energia immediata ed un indice glicemico superiore a 100.
Fruttosio
Zucchero della frutta che fornisce energia a media disponibilità evitando il picco insulinemico caratteristico degli zuccheri veloci, fenomeno “rebound” ovvero ipoglicemia per risposta insulinica (I.G.=20).
Lattosio
Indice glicemico pari a 46, è lo zucchero presente nel latte.
Glucosio
Zucchero ad immediata disponibilità, con indice glicemico altissimo che viene immediatamente metabolizzato.
Destrosio
Particolare tipologia di zucchero a veloce assimilazione. Utilizzato come vettore per altri aiuti ergogeni quali creatina, glutammina e taurina. Ne favorisce l’utilizzo e la penetrazione cellulare. I testi scientifici spesso parlano di glucosio uguale a destrosio con Indice Glicemico pari a 100.
Ribosio
È un carboidrato semplice che si usa per formare glicogeno. La metabolizzazione è quasi immediata. Ottimo per ripristinare i livelli energetici-cellulari. La sostanza raggiuge il circolo in meno di 15 minuti. Somministrato durante l’attività fisica aumenta la sintesi delle molecole di ATP. Si assume durante e dopo il work-out con dosi variabili da 5 a 10 gr prima e dopo il work-out.
Saccarosio
Zucchero da cucina. Disaccaride formato da due molecole: una di glucosio e una di fruttosio.
GRUPPI PROTEICI
Componenti organici azotati formati da sostanze denominate “aminoacidi” e costituenti la base delle proteine organiche. Sono insieme all’acqua i componenti essenziali dell’organismo. Poiché non possono essere immagazzinate devono essere assimilate regolarmente con l’alimentazione.
L’integrazione proteica è chiamata tecnicamente “integrazione plastica” rivolta ad aumentare la sintesi di nuove strutture proteiche organiche.
Il tipo particolare di legame tra gli aminoacidi si chiama peptidico. Recenti studi hanno postulato che il rapporto proteine / aminoacidi essenziali è individuato in 5:1.
Le proteine contengono Carbonio, Idrogeno, Ossigeno, Azoto e piccole quantità di Zolfo e Fosforo.
La digestione (idrolisi) dà luogo agli aminoacidi: 12 possono essere sintetizzati dall’organismo e vengono detti “non essenziali”, mentre 8 debbono essere assunti con la dieta definiti quindi “aminoacidi essenziali”.
Esistono vari metodi per misurare il valore nutrizione delle proteine in riferimento alla qualità degli aminoacidi e di conseguenza al loro grado di digeribilità e assimilazione.
PDCAAS Protein Digestibily Corrected Amino Score – punteggio aminoacidico corretto rispetto alla digeribilità -. È un metodo di calcolo teorico per valutare la qualità della proteina. Nel calcolo il contenuto di aminoacidi di una proteina è raffrontato con il contenuto dello stesso aminoacido in una proteina di riferimento: proteina del latte 1,30; proteine del siero del latte 1,81.
BV Valore Biologico – uova come proteina di riferimento = 100. Indica la quantità di azoto assorbita da una proteina che è stata trattenuta per il mantenimento o l’accrescimento.
PER Frazione di Proteina Efficace o Rapporto di Efficienza Proteica. È l’aumento di peso per ogni grammo di proteina ingerita. La proteina del latte ha un rapporto 3.1, caseina 2.9, siero del latte 3.6.
Digeribilità: D Indica il rapporto tra l’azoto proteico assorbito e la quantità di azoto proteico ingerito.
NPU Net Protein Utilization. Riguarda il rapporto tra l’azoto proteico ingerito e quello trattenuto.
“l’eccellenza nasce dall’attenzione nei dettagli”
La massima resa atletica in ogni attività sportiva – aerobica o anaerobica -, si attua con la sinergia di quattro parametri fondamentali:
WORK-OUT MIRATI E SPECIALISTICI
APPROVIGIONAMENTO ALIMENTARE EQUILIBRATO E CALIBRATO ALLA PERFORMANCE
INTEGRAZIONE E SUPPLEMENTAZIONE
RIPOSO
Per poter raggiungere quanto più rapidamente questo scopo occorre un’alimentazione personalizzata e un programma individuale di allenamento unitamente ad una motivazione straordinaria che lega tutti i punti suesposti.
In questa breve ma esauriete trattazione ci occuperemo di tutto ciò che riguarda la supplementazione di chi pratica lo sport per mantenersi in forma e di colui che si impegna nell’agonismo puro.
Negli ultimi anni l’industria dell’integrazione, con il supporto di una rigorosa ricerca medico-scientifica, ha fatto dei passi davvero importanti nella formulazione di componenti innovativi , con effetti benefici sul trofismo muscolare e sul recupero. Sono stati destinati a questo scopo una quantità immane di studi e sperimentazioni ed i risultati raggiunti sono stati davvero confortanti in ogni campo d’applicazione (sportivo-agonistico, medico-riabilitativo, geriatrico) e in particolar modo nel supportare il gesto atletico anaerobico ed aerobico .
Le aziende leaders del settore hanno promosso su grande scala queste ricerche ponendo in gioco tutte una serie di risorse umane, logistiche e scientifiche di prim’ordine. Ed il risultato di questo grande sforzo ha portato alla produzione ed alla commercializzazione di sussidi ergogeni ad altissima resa e di purissima qualità, certificati da una consolidata ricerca in campo nazionale ed internazionale ancorata da una struttura produttiva in grado di assicurare il massimo in termini di professionalità.
Tutti i prodotti prima di essere immessi sul mercato sono meticolosamente sottoposti a controlli rigidi riguardanti tutti gli aspetti chimici ed organolettici, con la selezione delle materie prime e la certificazione di tutte le procedure di produzione e marketing..
Bisogna in ogni caso precisare per completezza di trattazione che i supplementi ergogeni diventati pressoché indispensabili per lo sportivo e l’atleta d’elite, sono stati affiancati da una pluralità di sostanze “vuote” tale da portare l’atleta verso una scelta confusionaria e priva di validità. Infatti numerosi preparati utilizzati nell’iter agonistico danno un aiuto equivalente a “zero”, sono letteralmente “pompati” solo ed esclusivamente da una campagna pubblicitaria ingannevole senza referenze scientifiche o protocolli di studio attendibili su animali, soggetti sani o atleti.
Alimentazione ed integrazione
Si parte da un base scientifica che consolida l’assioma della 59 sostanze esistenti in natura con cui è impossibile ottenere prestazioni fisiche ottimali senza che le stesse siano assunte giornaliermente - vds tabella allegata -.
Il programma alimentare e di integrazione deve essere personalizzato per ogni atleta, in quanto ogni soggetto ha dei propri livelli di saturazione e formulato a secondo dei propri obiettivi specifici. Ognuno di noi ha esigenze diverse ma un traguardo comune; il raggiungimento di uno stato di benessere ed un miglioramento dello stile di vita che può portare anche a risvolti di tipo agonistico nelle varie discipline sportive.
La richiesta di supplementazione varia con lo stile di vita, l’attività fisica, il lavoro e l’età.
La stessa diventa una necessità dell’atleta per il mantenimento e l’ottimizzazione della forma anche se quantità eccessive di supplementi possono innalzare i livelli di tossicità nell’organismo indotti dalla sostanze ingerite.
E’ importante, inoltre, valutare i benefici che la sinergia di due o più elementi danno, ovvero i benefici attribuibili con integrazioni multiple con cui avviene l’ottimizzazione dei risultati. Questo si concretizza con lo sviluppo della complementazione tra i vari supplementi supportate da tesi scientifiche ancorate a ricerche sugli atleti.
Aiuti ergogeni
Gli aiuti ergogeni comprendono una classe di sostanze utilizzati dall’atleta per migliorare la performance atletica.
Essi possono essere raggruppati in:
non nutrizionali;
nutrizionali;
farmacologici.
I primi si possono ancora distinguere in:
Meccanici apparecchi ortotici, indumenti aerodinamici.
Psicologici musicoterapia, biofeedback, placebo.
Fisiologici elettrostimolazione, massaggi, manipolazioni.
Gli aiuti nutrizionali riguardano nel caso di specie gli integratori ed i supplementi la cui provenienza può essere di sintesi o derivare da sostanze naturali.
Normalmente gli integratori si dividono in:
Plastici.
Energetici.
Coofattori – vitaminici e oligoelementi -.
Di reintegro salifico.
Volumizzanti.
Termogenici o liporiducenti.
Inerti senza effetti attivi ma dotati di proprietà modificatrici.
Un’altra suddivisione utilizzata dalla scuola americana pone gli integratori su tre livelli differenziati:
1° livello comprende tutta una serie di sostanze che integrano la normale alimentazione quali vitamine, oligoelementi e coofattori;
2° livello sostanze che in concentrazioni superiori alla norma esercitano un’azione metabolica che tradotta in termini meccanici migliorano la performance prestativa: esempio tipico, la creatina;
3° livello sostanze che contengono componenti capaci di modificare le normali funzioni metaboliche cellulari (il guaranà che contiene caffeina la quale agisce a livello del SNC).
I vantaggi dell’uso mirato uniti ad una corretta assunzione
Permettono un reintegro alimentare più completo.
Un recupero post work-out ottimale arginando il catabolismo.
Migliorano la troficità muscolare e lo stato nutrizionale.
Un work-out più intenso riducendo il rischio di traumi.
Gli integratori danno risultati concreti e visibili in termini prestativi e di forma se assunti secondo una cronobiologia di assunzione e sfruttando le sinergie che possono scaturire da una interazione dei vari componenti che compongono le sostanze assunte.
Il dosaggio degli integratori dipende dai seguenti parametri:
1. anamnesi generali dell’atleta, quindi stato generale di salute;
2. sport effettuato –aerobico o anaerobico -;
3. durata ed intensità dell’unità di lavoro;
4. peso del soggetto espresso complessivamente e specificatamente per la massa magra.
L’uso degli integratori modellato a secondo delle necessità e del tipo di sport praticato è un passo necessario per chi si dedica all’attività sportiva o chi desidera avvicinarsi al mondo agonistico.
I supplementi consentono all’organismo di metabolizzare solo i nutrienti necessarie alle specifiche esigenze evitando l’ingestione di sostanze indesiderate o potenzialmente tossiche.
CLASSIFICAZIONI
CARBOIDRATI: ZUCCHERI LENTI, MEDI E VELOCI
Sono costituti da atomi di carbonio, idrogeno e ossigeno e rappresentano la principale fonte di energia delle cellule. In base alla loro struttura molecolare i carboidrati possono essere classificati in tre categorie:
monosaccaridi o zuccheri semplici tipo glucosio (utilizzato come sorgente energetica dall’organismo), fruttosio e galattosio;
disaccaridi formati da due molecole tipo il saccarosio, il maltosio ed il lattosio;
polisaccaridi formati da più molecole di monosaccaridi tipo le destrine, il glicogeno ecc.
Gainer
Composti da carboidrati, maltodestrine, polimeri di glucosio, fruttosio, amidi di mais con l’eventuale aggiunta di proteine in varie formulazioni e vitamine. Il preparato contiene una bassa percentuale di grassi ed è impiegato per favorire l’incremento di massa muscolare e del peso corporeo. Le miscele di carboidrati a breve o a media catena sono generalmente a diverso grado di assimilazione in virtù del proprio indice glicemico (G.I.).
Maltodestrine
Composte da catene ramificate di carboidrati a varie lunghezze a medio e lento rilascio. Sono formate da polimeri di destrosio, maltosio e triosio . L’apporto energetico è determinante anche per un rifornimento pre work-out. Forniscono energia a rilascio graduale con aumento della resistenza alla fatica e un veloce recupero delle riserve energetiche.
Maltosio
Formato da due molecole di glucosio fornisce energia immediata ed un indice glicemico superiore a 100.
Fruttosio
Zucchero della frutta che fornisce energia a media disponibilità evitando il picco insulinemico caratteristico degli zuccheri veloci, fenomeno “rebound” ovvero ipoglicemia per risposta insulinica (I.G.=20).
Lattosio
Indice glicemico pari a 46, è lo zucchero presente nel latte.
Glucosio
Zucchero ad immediata disponibilità, con indice glicemico altissimo che viene immediatamente metabolizzato.
Destrosio
Particolare tipologia di zucchero a veloce assimilazione. Utilizzato come vettore per altri aiuti ergogeni quali creatina, glutammina e taurina. Ne favorisce l’utilizzo e la penetrazione cellulare. I testi scientifici spesso parlano di glucosio uguale a destrosio con Indice Glicemico pari a 100.
Ribosio
È un carboidrato semplice che si usa per formare glicogeno. La metabolizzazione è quasi immediata. Ottimo per ripristinare i livelli energetici-cellulari. La sostanza raggiuge il circolo in meno di 15 minuti. Somministrato durante l’attività fisica aumenta la sintesi delle molecole di ATP. Si assume durante e dopo il work-out con dosi variabili da 5 a 10 gr prima e dopo il work-out.
Saccarosio
Zucchero da cucina. Disaccaride formato da due molecole: una di glucosio e una di fruttosio.
GRUPPI PROTEICI
Componenti organici azotati formati da sostanze denominate “aminoacidi” e costituenti la base delle proteine organiche. Sono insieme all’acqua i componenti essenziali dell’organismo. Poiché non possono essere immagazzinate devono essere assimilate regolarmente con l’alimentazione.
L’integrazione proteica è chiamata tecnicamente “integrazione plastica” rivolta ad aumentare la sintesi di nuove strutture proteiche organiche.
Il tipo particolare di legame tra gli aminoacidi si chiama peptidico. Recenti studi hanno postulato che il rapporto proteine / aminoacidi essenziali è individuato in 5:1.
Le proteine contengono Carbonio, Idrogeno, Ossigeno, Azoto e piccole quantità di Zolfo e Fosforo.
La digestione (idrolisi) dà luogo agli aminoacidi: 12 possono essere sintetizzati dall’organismo e vengono detti “non essenziali”, mentre 8 debbono essere assunti con la dieta definiti quindi “aminoacidi essenziali”.
Esistono vari metodi per misurare il valore nutrizione delle proteine in riferimento alla qualità degli aminoacidi e di conseguenza al loro grado di digeribilità e assimilazione.
PDCAAS Protein Digestibily Corrected Amino Score – punteggio aminoacidico corretto rispetto alla digeribilità -. È un metodo di calcolo teorico per valutare la qualità della proteina. Nel calcolo il contenuto di aminoacidi di una proteina è raffrontato con il contenuto dello stesso aminoacido in una proteina di riferimento: proteina del latte 1,30; proteine del siero del latte 1,81.
BV Valore Biologico – uova come proteina di riferimento = 100. Indica la quantità di azoto assorbita da una proteina che è stata trattenuta per il mantenimento o l’accrescimento.
PER Frazione di Proteina Efficace o Rapporto di Efficienza Proteica. È l’aumento di peso per ogni grammo di proteina ingerita. La proteina del latte ha un rapporto 3.1, caseina 2.9, siero del latte 3.6.
Digeribilità: D Indica il rapporto tra l’azoto proteico assorbito e la quantità di azoto proteico ingerito.
NPU Net Protein Utilization. Riguarda il rapporto tra l’azoto proteico ingerito e quello trattenuto.
Gio Apr 11, 2013 12:17 am Da sardu
» allenamento a casa?
Mar Mar 26, 2013 5:53 pm Da sardu
» Mi presento
Mar Mar 26, 2013 3:14 pm Da sardu
» MR10 si rinizia ...ma come?
Ven Ago 31, 2012 5:49 pm Da MR10
» ciao
Ven Feb 17, 2012 9:24 pm Da gareth66
» Hola
Dom Ott 02, 2011 5:55 pm Da Mr.Ripped
» sono molto giovane u.u
Dom Lug 31, 2011 11:26 pm Da Cobra85
» Ciao!
Gio Giu 02, 2011 2:04 pm Da nett
» Aumento massa
Lun Mag 23, 2011 12:03 pm Da Soan