COPENAGHEN - Dopo il via ufficiale ieri del vertice storico Onu sui cambiamenti climatici, a Copenaghen oggi si entra nel vivo delle decisioni tecniche che dovranno spianare la strada a ministri e capi di stato. Il nodo resta quello degli impegni sulla riduzione dei gas serra. L'obiettivo quello di limitare ai 2 gradi l'aumento di temperatura.
E tutti guardano ai Paesi a economie emergenti. India, Cina e Brasile hanno annunciato un accordo con il quale si presentano a Copenaghen. Sul tavolo però soprattutto i finanziamenti proprio per i Paesi a economie emergenti che chiedono uno sforzo maggiore ai paesi ricchi. Si discute su una formula che prevede immediati e rapidi aiuti economici, anche se limitati nelle risorse, da affiancare a impegni più sostanziosi a medio termine.
Lotta alla deforestazione e trasferimento di tecnologie gli altri due grandi capitoli di discussione a Copenaghen. E, in prospettiva, un accordo politicamente vincolante da tradurre nel 2010 in vincolo legale.
La Cina chiede ai "Paesi sviluppati" presenti alla conferenza sul clima in corso a Copenaghen di "dimostrare la loro sincerità e la loro volontà politica" con "impegni concreti" e "trasferimenti di tecnologia" ai Paesi più poveri. Lo ha affermato oggi la portavoce del ministero degli esteri cinese Jiang Yu in una conferenza stampa a Pechino. La portavoce ha aggiunto che la Cina ritiene che "la chiave per il successo" della conferenza internazionale sul clima stia nel "seguire i principi stabiliti dal protocollo di Kyoto e dalla riunione di Bali", cioé quelli in base ai quali i Paesi più ricchi devono prendere impegni precisi e vincolati per agire contro il surriscaldamento del Pianeta. Jiang Yu ha confermato che il premier cinese Wen Jiabao parteciperà ai lavori della conferenza ma non ha precisato la data della sua partenza per la Danimarca.
dell'inviata Elisabetta Guidobaldi
COPENAGHEN - Ottimismo ma anche determinazione a sconfiggere gli ostacoli negazionisti e raggiungere l'obiettivo di un accordo con appelli accompagnati da immagini catastrofiche per toccare le coscienze di tutti. Si é aperto così, con una partenza forte ed in un'atmosfera concreta, il vertice Onu sul clima a Copenaghen, la 15/a Conferenza delle parti della Convenzione Onu sui cambiamenti climatici (Cop15). Una riunione definita 'storica' vista la grande folla che è confluita nella capitale danese e viste anche le aspettative legate a questo maxi-vertice.
Nelle stesse ore India, Cina e Brasile annunciano una coalizione per portare a Copenaghen una bozza per instradare il negoziato. E questo sicuramente dà nuova linfa di speranza alla Conferenza. Dal canto suo l'Italia chiede vincoli per tutti. Su tutto ancora l'ombra del 'climagate' respinto con forza dal presidente del gruppo intergovernativo di scienziati (Ipcc), il nobel Rajendra Pachauri. Ecco la mappa della prima giornata di un vertice che culminerà il 18 dicembre:
- CINA-INDIA-BRASILE: India, Cina e Brasile hanno raggiunto un accordo di massima per operare insieme nel negoziato sui tagli alle emissioni di CO2 durante il Vertice di Copenaghen, ha riferito a New Delhi il ministro per l'Ambiente indiano, Jairam Ramesh secondo il quale c'é una bozza che deve servire ad incanalare il negoziato";
- 'HOPENAGHEN' E LE SPERANZE PER LE GENERAZIONI FUTURE: Le speranze dell'umanità partono proprio da Copenaghen. Lo ha detto a chiare parole il premier danese Lars Loekke Rasmussen: " L'umanità speranzosa guarda alla conferenza di Copenaghen come l'ultima possibilità per bloccare il riscaldamento globale: per questo, nelle prossime due settimane, la capitale danese sarà agli occhi del mondo 'Hopenaghen', 'il porto della speranza'". "Possiamo cambiare e dobbiamo cambiare". Chiamo tutti "a contribuire, a essere realistici e flessibili";
- SUDAFRICA: disponibilile a rallentare del 34% entro il 2020 e del 42% entro il 2025 la crescita delle emissioni dei gas serra, a patto che ciò avvenga nel quadro di un accordo internazionale e di aiuti finanziari e tecnologici da parte dei paesi più sviluppati;
- ITALIA: "Un accordo che sia vincolante per tutti, perché non è possibile che sia accolto soltanto da alcuni, magari Europa e Stati Uniti, e da altri no". Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini sottolineando che "siamo tutti nella stessa barca: è ovvio che dobbiamo far sì che l'accordo sia ambizioso, vincolante e globale. Ma è evidente che non è accettabile che sia per alcuni un suggerimento e per altri un obbligo";
- VIDEO-SHOCK: Le future generazioni pagheranno i disastri climatici. Serve un accordo globale. Lo chiedono i bambini. E in un video-shock proprio una bimba si sveglia in un deserto con la terra che si spacca e le onde che la travolgono e chiede: per favore, salvate il Pianeta;
- CLIMAGATE: è arrabbiato il nobel per la pace, Rajendra Pachauri, indiano, presidente del gruppo intergovernativo di scienziati (Ipcc). Arrabbiato per le email 'rubate' dal Cru dell' East Anglia University nel Regno Unito. Pachauri ha parlato di un tentativo di screditare un lavoro "trasparente e obiettivo" su più di 21 anni con dati provenienti da tutto il pianeta e registrati da tantissimi organismi scientifici indipendenti. E il rappresentante italiano focal point Ipcc, Sergio Castellari ha rimarcato che queste email email personali di scienziati risalenti anche a 10 anni fa "non cambiano una virgola della solidità scientifica dei dati";
- CITTA' BLINDATA: eccezionali le misure di sicurezza. Le forze di polizia sono pronte a ogni evenienza. Un ex deposito di birra trasformato in enorme carcere provvisorio; leggi ad hoc per dare più poteri alle forze dell'ordine; cani anti-bomba forniti da Svezia e Germania e sguinzagliati attorno al Bella Center, sede del vertice; cannoni ad acqua in dotazione alla polizia: Copenaghen, nelle due settimane in cui ospiterà la quindicesima conferenza dell'Onu sul clima, sarà letteralmente blindata in caso di manifestazioni;
- SONDAGGIO: La grande maggioranza degli italiani, l'85%, è pronta a cambiare il suo stile di vita e a ridurre i consumi per contribuire alla riduzione delle emissioni di gas nocivi nell'ambiente. E' quanto emerge da un sondaggio realizzato dall'istituto Ifop per il quotidiano francese Le Monde secondo il quale le persone intervistate pensano inoltre che il summit di Copenaghen porterà solo ad un accordo di facciata (75% dei francesi, 60% degli italiani e dei polacchi, 49% degli americani e 61% dei giapponesi).
- I NUMERI DEL MAXI-VERTICE: 192 i paesi rappresentati, 15.000 i delegati accolti al Bella Center (ma le richieste hanno superato più del doppio arrivando a 34.000), 3.500 i giornalisti ma soprattutto saranno 110 i capi di stato e di governo che arriveranno a Copenaghen negli ultimi due giorni dei lavori, quando si dovranno prendere le decisioni.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2009/12/04/visualizza_new.html_1623960513.html
E tutti guardano ai Paesi a economie emergenti. India, Cina e Brasile hanno annunciato un accordo con il quale si presentano a Copenaghen. Sul tavolo però soprattutto i finanziamenti proprio per i Paesi a economie emergenti che chiedono uno sforzo maggiore ai paesi ricchi. Si discute su una formula che prevede immediati e rapidi aiuti economici, anche se limitati nelle risorse, da affiancare a impegni più sostanziosi a medio termine.
Lotta alla deforestazione e trasferimento di tecnologie gli altri due grandi capitoli di discussione a Copenaghen. E, in prospettiva, un accordo politicamente vincolante da tradurre nel 2010 in vincolo legale.
La Cina chiede ai "Paesi sviluppati" presenti alla conferenza sul clima in corso a Copenaghen di "dimostrare la loro sincerità e la loro volontà politica" con "impegni concreti" e "trasferimenti di tecnologia" ai Paesi più poveri. Lo ha affermato oggi la portavoce del ministero degli esteri cinese Jiang Yu in una conferenza stampa a Pechino. La portavoce ha aggiunto che la Cina ritiene che "la chiave per il successo" della conferenza internazionale sul clima stia nel "seguire i principi stabiliti dal protocollo di Kyoto e dalla riunione di Bali", cioé quelli in base ai quali i Paesi più ricchi devono prendere impegni precisi e vincolati per agire contro il surriscaldamento del Pianeta. Jiang Yu ha confermato che il premier cinese Wen Jiabao parteciperà ai lavori della conferenza ma non ha precisato la data della sua partenza per la Danimarca.
dell'inviata Elisabetta Guidobaldi
COPENAGHEN - Ottimismo ma anche determinazione a sconfiggere gli ostacoli negazionisti e raggiungere l'obiettivo di un accordo con appelli accompagnati da immagini catastrofiche per toccare le coscienze di tutti. Si é aperto così, con una partenza forte ed in un'atmosfera concreta, il vertice Onu sul clima a Copenaghen, la 15/a Conferenza delle parti della Convenzione Onu sui cambiamenti climatici (Cop15). Una riunione definita 'storica' vista la grande folla che è confluita nella capitale danese e viste anche le aspettative legate a questo maxi-vertice.
Nelle stesse ore India, Cina e Brasile annunciano una coalizione per portare a Copenaghen una bozza per instradare il negoziato. E questo sicuramente dà nuova linfa di speranza alla Conferenza. Dal canto suo l'Italia chiede vincoli per tutti. Su tutto ancora l'ombra del 'climagate' respinto con forza dal presidente del gruppo intergovernativo di scienziati (Ipcc), il nobel Rajendra Pachauri. Ecco la mappa della prima giornata di un vertice che culminerà il 18 dicembre:
- CINA-INDIA-BRASILE: India, Cina e Brasile hanno raggiunto un accordo di massima per operare insieme nel negoziato sui tagli alle emissioni di CO2 durante il Vertice di Copenaghen, ha riferito a New Delhi il ministro per l'Ambiente indiano, Jairam Ramesh secondo il quale c'é una bozza che deve servire ad incanalare il negoziato";
- 'HOPENAGHEN' E LE SPERANZE PER LE GENERAZIONI FUTURE: Le speranze dell'umanità partono proprio da Copenaghen. Lo ha detto a chiare parole il premier danese Lars Loekke Rasmussen: " L'umanità speranzosa guarda alla conferenza di Copenaghen come l'ultima possibilità per bloccare il riscaldamento globale: per questo, nelle prossime due settimane, la capitale danese sarà agli occhi del mondo 'Hopenaghen', 'il porto della speranza'". "Possiamo cambiare e dobbiamo cambiare". Chiamo tutti "a contribuire, a essere realistici e flessibili";
- SUDAFRICA: disponibilile a rallentare del 34% entro il 2020 e del 42% entro il 2025 la crescita delle emissioni dei gas serra, a patto che ciò avvenga nel quadro di un accordo internazionale e di aiuti finanziari e tecnologici da parte dei paesi più sviluppati;
- ITALIA: "Un accordo che sia vincolante per tutti, perché non è possibile che sia accolto soltanto da alcuni, magari Europa e Stati Uniti, e da altri no". Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini sottolineando che "siamo tutti nella stessa barca: è ovvio che dobbiamo far sì che l'accordo sia ambizioso, vincolante e globale. Ma è evidente che non è accettabile che sia per alcuni un suggerimento e per altri un obbligo";
- VIDEO-SHOCK: Le future generazioni pagheranno i disastri climatici. Serve un accordo globale. Lo chiedono i bambini. E in un video-shock proprio una bimba si sveglia in un deserto con la terra che si spacca e le onde che la travolgono e chiede: per favore, salvate il Pianeta;
- CLIMAGATE: è arrabbiato il nobel per la pace, Rajendra Pachauri, indiano, presidente del gruppo intergovernativo di scienziati (Ipcc). Arrabbiato per le email 'rubate' dal Cru dell' East Anglia University nel Regno Unito. Pachauri ha parlato di un tentativo di screditare un lavoro "trasparente e obiettivo" su più di 21 anni con dati provenienti da tutto il pianeta e registrati da tantissimi organismi scientifici indipendenti. E il rappresentante italiano focal point Ipcc, Sergio Castellari ha rimarcato che queste email email personali di scienziati risalenti anche a 10 anni fa "non cambiano una virgola della solidità scientifica dei dati";
- CITTA' BLINDATA: eccezionali le misure di sicurezza. Le forze di polizia sono pronte a ogni evenienza. Un ex deposito di birra trasformato in enorme carcere provvisorio; leggi ad hoc per dare più poteri alle forze dell'ordine; cani anti-bomba forniti da Svezia e Germania e sguinzagliati attorno al Bella Center, sede del vertice; cannoni ad acqua in dotazione alla polizia: Copenaghen, nelle due settimane in cui ospiterà la quindicesima conferenza dell'Onu sul clima, sarà letteralmente blindata in caso di manifestazioni;
- SONDAGGIO: La grande maggioranza degli italiani, l'85%, è pronta a cambiare il suo stile di vita e a ridurre i consumi per contribuire alla riduzione delle emissioni di gas nocivi nell'ambiente. E' quanto emerge da un sondaggio realizzato dall'istituto Ifop per il quotidiano francese Le Monde secondo il quale le persone intervistate pensano inoltre che il summit di Copenaghen porterà solo ad un accordo di facciata (75% dei francesi, 60% degli italiani e dei polacchi, 49% degli americani e 61% dei giapponesi).
- I NUMERI DEL MAXI-VERTICE: 192 i paesi rappresentati, 15.000 i delegati accolti al Bella Center (ma le richieste hanno superato più del doppio arrivando a 34.000), 3.500 i giornalisti ma soprattutto saranno 110 i capi di stato e di governo che arriveranno a Copenaghen negli ultimi due giorni dei lavori, quando si dovranno prendere le decisioni.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2009/12/04/visualizza_new.html_1623960513.html
Gio Apr 11, 2013 12:17 am Da sardu
» allenamento a casa?
Mar Mar 26, 2013 5:53 pm Da sardu
» Mi presento
Mar Mar 26, 2013 3:14 pm Da sardu
» MR10 si rinizia ...ma come?
Ven Ago 31, 2012 5:49 pm Da MR10
» ciao
Ven Feb 17, 2012 9:24 pm Da gareth66
» Hola
Dom Ott 02, 2011 5:55 pm Da Mr.Ripped
» sono molto giovane u.u
Dom Lug 31, 2011 11:26 pm Da Cobra85
» Ciao!
Gio Giu 02, 2011 2:04 pm Da nett
» Aumento massa
Lun Mag 23, 2011 12:03 pm Da Soan