L'AQUILA - Una nuova forte scossa a L'Aquila e un allarme dell'ambasciata Usa che invita gli americani presenti in Italia a «fare attenzione». Sale la tensione a cinque giorni dall'inizio del vertice del G8 in programma nel capoluogo abruzzese.
LA SCOSSA - La nuova scossa di terremoto è stata avvertita molto distintamente a L'Aquila poco dopo le 13. La gente è uscita subito dagli uffici e dalle abitazioni riversandosi per le strade. Per ora non sono segnalati danni a persone o cose. La scossa è stata registrata alle 13:03 dall'Istituto nazionale di geofisica che ha rilevato una magnitudo di 4.1. Le località prossime all'epicentro della nuova scossa sono il comune capoluogo, Pizzoli e Barete. Secondo i rilievi cartografici del centro sismologico Euro-mediterraneo, l'epicentro della nuova scossa è a un chilometro dalla Caserma della Guardia di Finanza di Coppito che ospiterà gli Otto Grandi. All'interno della scuola, il sisma ha fatto vibrare tutta la struttura in cemento armato. Sono scattati gli allarmi delle auto parcheggiate nella zona. Poco prima di mezzogiorno un'altra scossa di magnitudo 3.6 aveva colpito la zona di Collimento, Villagrande e L'Aquila. A quasi tre mesi dal devastante terremoto che ha colpito l'Abruzzo, la terra continua dunque a tremare.
http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_03/scossa_terremoto_aquila_3ad7c0bc-67c4-11de-8836-00144f02aabc.shtml
L’AQUILA
La terra trema ancora a L’Aquila. La forte scossa avvenuta oggi, di magnitudo 4,1, non ha provocato danni, ma la gente è scesa di nuovo nelle strade spaventata. L'evento sismico non ha invece sorpreso i sismologi, che da tempo avevano avvertito che lo sciame cominciato con il terremoto del 6 aprile scorso sarebbe andato avanti ancora per mesi.
Gli esperti non hanno dubbi, infatti, che la scossa di oggi sia un nuovo episodio della sequenza cominciata con il terremoto di magnitudo 6,2 del 6 aprile e che, inoltre, vada distinta dallo sciame che si è attivato nelle ultime settimane nella zona dei Monti Reatini, al confine fra Abruzzo, Lazio e Umbria, con almeno un centinaio di scosse. Il terremoto di oggi è avvenuto pochi chilometri a Nord Est dell’Aquila, ad una profondità di 8,8 chilometri, e «rientra in pieno nella zona attivata il 6 aprile scorso», ha rilevato il direttore del Centro Nazionale Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Giulio Selvaggi.
«Abbiamo detto più volte che la sequenza avviata con il terremoto del 6 aprile scorso non è finita e che potrà durare ancora per mesi», ha osservato ancora l’esperto. È vero che a partire dal 6 aprile le scosse si sono ridotte di intensità e che da migliaia sono ormai alcune decine. Tuttavia è possibile che in questa progressiva riduzione dell’intensità e del numero di terremoti possano avvenire dei picchi, ossia scosse più violente. È accaduto, per esempio, il 22 giugno scorso, quando un terremoto di magnitudo 4,5 è stato immediatamente seguito da repliche di magnitudo piuttosto elevata, pari a 3,8, 3,5 e 3,1. Un altro picco è quello che si è registrato oggi. Impossibile, secondo gli esperti, prevedere se, quando e dove potranno avvenire altri picchi, ma non è affatto da escludere che possano avvenire. Ogni terremoto violento, infatti, provoca un forte disequilibrio nell’area in cui avviene e determina una situazione nella quale alcune faglie possono arrivare più facilmente alla rottura. Di conseguenza, è possibile che nella zona della faglia che si è aperta il 6 aprile possano essersi attivate altre faglie, piccole o grandi.
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200907articoli/45149girata.asp
LA SCOSSA - La nuova scossa di terremoto è stata avvertita molto distintamente a L'Aquila poco dopo le 13. La gente è uscita subito dagli uffici e dalle abitazioni riversandosi per le strade. Per ora non sono segnalati danni a persone o cose. La scossa è stata registrata alle 13:03 dall'Istituto nazionale di geofisica che ha rilevato una magnitudo di 4.1. Le località prossime all'epicentro della nuova scossa sono il comune capoluogo, Pizzoli e Barete. Secondo i rilievi cartografici del centro sismologico Euro-mediterraneo, l'epicentro della nuova scossa è a un chilometro dalla Caserma della Guardia di Finanza di Coppito che ospiterà gli Otto Grandi. All'interno della scuola, il sisma ha fatto vibrare tutta la struttura in cemento armato. Sono scattati gli allarmi delle auto parcheggiate nella zona. Poco prima di mezzogiorno un'altra scossa di magnitudo 3.6 aveva colpito la zona di Collimento, Villagrande e L'Aquila. A quasi tre mesi dal devastante terremoto che ha colpito l'Abruzzo, la terra continua dunque a tremare.
http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_03/scossa_terremoto_aquila_3ad7c0bc-67c4-11de-8836-00144f02aabc.shtml
L’AQUILA
La terra trema ancora a L’Aquila. La forte scossa avvenuta oggi, di magnitudo 4,1, non ha provocato danni, ma la gente è scesa di nuovo nelle strade spaventata. L'evento sismico non ha invece sorpreso i sismologi, che da tempo avevano avvertito che lo sciame cominciato con il terremoto del 6 aprile scorso sarebbe andato avanti ancora per mesi.
Gli esperti non hanno dubbi, infatti, che la scossa di oggi sia un nuovo episodio della sequenza cominciata con il terremoto di magnitudo 6,2 del 6 aprile e che, inoltre, vada distinta dallo sciame che si è attivato nelle ultime settimane nella zona dei Monti Reatini, al confine fra Abruzzo, Lazio e Umbria, con almeno un centinaio di scosse. Il terremoto di oggi è avvenuto pochi chilometri a Nord Est dell’Aquila, ad una profondità di 8,8 chilometri, e «rientra in pieno nella zona attivata il 6 aprile scorso», ha rilevato il direttore del Centro Nazionale Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Giulio Selvaggi.
«Abbiamo detto più volte che la sequenza avviata con il terremoto del 6 aprile scorso non è finita e che potrà durare ancora per mesi», ha osservato ancora l’esperto. È vero che a partire dal 6 aprile le scosse si sono ridotte di intensità e che da migliaia sono ormai alcune decine. Tuttavia è possibile che in questa progressiva riduzione dell’intensità e del numero di terremoti possano avvenire dei picchi, ossia scosse più violente. È accaduto, per esempio, il 22 giugno scorso, quando un terremoto di magnitudo 4,5 è stato immediatamente seguito da repliche di magnitudo piuttosto elevata, pari a 3,8, 3,5 e 3,1. Un altro picco è quello che si è registrato oggi. Impossibile, secondo gli esperti, prevedere se, quando e dove potranno avvenire altri picchi, ma non è affatto da escludere che possano avvenire. Ogni terremoto violento, infatti, provoca un forte disequilibrio nell’area in cui avviene e determina una situazione nella quale alcune faglie possono arrivare più facilmente alla rottura. Di conseguenza, è possibile che nella zona della faglia che si è aperta il 6 aprile possano essersi attivate altre faglie, piccole o grandi.
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200907articoli/45149girata.asp
Gio Apr 11, 2013 12:17 am Da sardu
» allenamento a casa?
Mar Mar 26, 2013 5:53 pm Da sardu
» Mi presento
Mar Mar 26, 2013 3:14 pm Da sardu
» MR10 si rinizia ...ma come?
Ven Ago 31, 2012 5:49 pm Da MR10
» ciao
Ven Feb 17, 2012 9:24 pm Da gareth66
» Hola
Dom Ott 02, 2011 5:55 pm Da Mr.Ripped
» sono molto giovane u.u
Dom Lug 31, 2011 11:26 pm Da Cobra85
» Ciao!
Gio Giu 02, 2011 2:04 pm Da nett
» Aumento massa
Lun Mag 23, 2011 12:03 pm Da Soan