I MACRONUTRIENTI
1. Introduzione
I grassi sono essenziali per la salute dell’organismo, in quanto costituiscono una fonte di energia e contengono nutrienti fondamentali. Rivestono anche un ruolo importante nell’industria alimentare e in cucina, perché conferiscono un sapore gradevole al cibo. Per mantenersi in salute, è necessario prestare attenzione sia alla quantità che al tipo di grassi introdotti nella dieta. È noto che un consumo eccessivo di grassi in genere e di grassi saturi in particolare è un importante fattore di sviluppo di patologie quali la malattia cardiaca e l’obesità.
2. Che cosa sono i grassi?
2.1 Origine dei grassi
I grassi presenti negli alimenti hanno origini diverse:
Origine vegetale
In Europa, le principali fonti di grassi animali sono la carne e i prodotti a base di carne, le uova e i latticini come burro, formaggio, latte e panna.
Origine vegetale
Il grasso si trova anche nei semi di alcune piante (per es. colza, girasole, mais), nella frutta (per es. oliva, avocado) e in vari tipi di noci (es. arachidi, mandorle). L’olio viene ottenuto lavando e spremendo i semi, i frutti o le noci, che sono poi riscaldati e sottoposti a un processo di estrazione . L’olio viene quindi raffinato per eliminare sapori, odori, colori o impurità indesiderati. Alcuni olii, per esempio l’olio extravergine di oliva, l’olio di noce e l’olio di colza vengono ottenuti direttamente dalla spremitura del seme o del frutto senza ulteriori raffinazioni.
Il mercato europeo dell’olio è rifornito principalmente da:
• raccolti di coltivazioni annuali di semi da olio, quali colza, girasole, soia, mais e arachide;
• raccolti di alberi da frutto, come olivo, palma, albero del cacao e palma da cocco.
I grassi possono essere presenti in natura, in cibi come la carne e il pesce grasso, il tuorlo d’uovo, il formaggio, il latte intero e parzialmente scremato, oppure essere aggiunti durante la preparazione, in casa oppure nell’industria alimentare, per esempio quando si preparano torte, biscotti, dolciumi, snack, prodotti a base di carne o maionese. Gli olii e i grassi possono essere chiaramente visibili (per es. oli per cucinare e per insalate, burro, altri grassi da spalmare, panna e grasso visibile della carne) o mescolati con altri componenti alimentari e quindi meno evidenti per il consumatore. Circa il 70% dell’assunzione media di grassi deriva dai cosiddetti grassi "nascosti". Conoscere i grassi e leggere le etichette degli alimenti può essere utile per seguire una dieta bilanciata.
2.2. Struttura dei grassi
Qualche informazione sulla composizione chimica dei grassi ci aiuterà a capire il ruolo di queste sostanze per la nostra salute e per la tecnologia alimentare. Oltre il 90% dei grassi presenti nella dieta e nel corpo umano assume la forma di trigliceridi, mentre il resto è rappresentato da colesterolo, cere e fosfolipidi.
I trigliceridi
Tutti i trigliceridi sono composti da una struttura “a forchetta” denominata glicerolo e da 3 componenti che prendono il nome di acidi grassi.
Gli acidi grassi
Gli acidi grassi differiscono nella lunghezza della catena di atomi di carbonio (da 4 a 22) e nel numero di doppi legami che contengono. Per esempio, l’acido butirrico (C4:0), l’acido palmitico (C16:0) e l’acido arachico (C20:0), contengono rispettivamente nella catena 4, 16 o 20 atomi di carbonio. La maggior parte degli acidi grassi che si trovano nella dieta e nell’organismo contiene 16-18 atomi di carbonio (vedere allegato per un elenco degli acidi grassi più comuni).
Gli acidi grassi sono classificati in base al numero di doppi legami che possiedono. I grassi saturi non contengono doppi legami, i grassi monoinsaturi ne contengono uno e i grassi polinsaturi ne contengono due o più di due.
Acidi grassio omega-6 e omega-3
Gli acidi grassi polinsaturi sono ulteriormente classificati in due famiglie diverse, a seconda della posizione del primo doppio legame:
• Gli acidi grassi omega-6 (o n-6) hanno il primo doppio legame in corrispondenza del sesto atomo di carbonio lungo la catena dell’acido grasso e derivano principalmente dall’acido linoleico.
• Gli acidi grassi omega-3 (o n-3) hanno il primo doppio legame in corrispondenza del terzo atomo di carbonio lungo la catena dell’acido grasso e derivano principalmente dall’acido alfa linoleico.
Vedere il riquadro relativo ai principali acidi grassi.
Oltre che con il nome corretto, gli acidi grassi sono spesso definiti con una sigla numerica, basata sul numero di atomi di carbonio, sul numero di doppi legami e sulla categoria di omega a cui appartengono. L’acido linoleico, per esempio, viene denominato C18:2 n-6, a indicare che ha 18 atomi di carbonio e due doppi legami e che appartiene alla famiglia n-6 od omega-6. L’acido alfalinoleico viene denominato C18:3 n-3, a indicare che ha 18 atomi di carbonio e tre doppi legami e che appartiene alla famiglia n-3 od omega-3.
Acidi grassi cis e trans
Gli acidi grassi insaturi possono anche essere classificati in "cis" (forma piegata) o "trans" (forma dritta) a seconda della struttura della molecola. Negli alimenti gli acidi grassi insaturi sono presenti prevalentemente in forma cis; tuttavia, nella carne e nel latte dei ruminanti come i bovini e gli ovini e nei prodotti contenenti oli modificati industrialmente che hanno subito un processo di indurimento denominato idrogenazione parziale, esiste una percentuale di acidi grassi insaturi in forma trans.
Composizione dei grassi
Tutti i grassi sono composti da una combinazione di acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi, generalmente con la predominanza di uno di essi. Alcuni alimenti, per esempio i latticini e certi tipi di carne, hanno una quantità relativamente maggiore di grassi saturi, mentre altri, come la maggior parte degli oli vegetali e dei pesci grassi, contiene una quantità superiore di grassi insaturi.
L’acido grasso predominante determina le caratteristiche fisiche del grasso. I grassi che contengono un’elevata percentuale di acidi grassi saturi, come il burro o il lardo, hanno una temperatura di fusione relativamente elevata e tendono a essere solidi a temperatura ambiente. La maggior parte degli oli vegetali, che contengono livelli più elevati di grassi monoinsaturi o polinsaturi, a temperatura ambiente sono solitamente liquidi.
Quando si scaldano gli olii, gli acidi grassi insaturi in essi contenuti subiscono un processo di degradazione . Gli olii ricchi di acidi grassi monoinsaturi, come l’olio di oliva o di arachide, sono più stabili rispetto agli olii ricchi di grassi polinsaturi, come l’olio di mais o di soia. Nella frittura dei cibi è importante non surriscaldare l’olio e cambiarlo spesso.
2.3. Conoscere i grassi
Conoscere i tipi di grassi contenuti nei vari cibi e saper leggere le etichette degli alimenti può essere utile per bilanciare la dieta.
Nei paesi sviluppati, dove il cibo è abbondante e vario, la gradevolezza al palato è una componente determinante per la scelta degli alimenti. Grazie alla consistenza e al sapore, il grasso contribuisce a rendere i cibi più gustosi.
Tutti i grassi e gli oli agiscono come vettori dei composti liposolubili utilizzati per dare sapore. Per le loro caratteristiche, i grassi e gli oli rivestono anche un ruolo di primo piano nella produzione e nella cottura degli alimenti e nella consistenza e nell’aspetto del prodotto finale.
• Aerazione - in prodotti come torte o mousse è necessario incorporare aria nell’impasto per ottenere una lievitazione ottimale. Normalmente il risultato si ottiene intrappolando bolle d’aria in una miscela di grasso/zucchero per formare una spuma stabile.
• Friabilità - la consistenza friabile di alcuni dolciumi e biscotti è ottenuta rivestendo di grasso le particelle di farina, per evitare che assorbano acqua.
• Leggerezza - quando si preparano dolci o biscotti soffici o di sfoglia, il grasso aiuta a separare gli strati di glutine e amido che si formano nell’impasto. Durante la cottura, il grasso si scioglie, lasciando piccole sacche d’aria, e il liquido presente evapora facendo lievitare gli strati.
• Ritenzione dell’umidità - il grasso contribuisce a trattenere il contenuto di umidità di un prodotto e quindi ne incrementa la conservabilità.
• Glassatura - i grassi conferiscono ai cibi un aspetto lucido, per esempio quando vengono aggiunti alle verdure calde, e aggiungono anche brillantezza alla salse.
• Plasticità - I grassi solidi non fondono immediatamente ma si ammorbidiscono a temperature diverse. I grassi possono essere lavorati in modo da riorganizzare gli acidi grassi e modificarne il punto di fusione. Questa tecnologia è stata utilizzata per produrre le creme e i formaggi che si possono spalmare anche appena usciti dal frigorifero.
• Trasferimento di calore - nel processo di frittura, l’alimento viene completamente immerso nel grasso, che agisce come un mezzo estremamente efficiente di trasferimento del calore.
4. Il ruolo dei grassi nell’organismo
Anche se, nell’ambito di una corretta alimentazione, è bene tenere il grasso sotto stretto controllo, occorre ricordare che questa sostanza svolge molte funzioni importanti nel corpo umano:
• Il grasso è la principale riserva di energia del corpo e la fonte calorica più concentrata della dieta - 1g di grasso fornisce 37kJ (9 kcal), più del doppio rispetto alle proteine o ai carboidrati (4 kcal). I depositi di grasso dell’organismo vengono usati per soddisfare il fabbisogno energetico quando le calorie della dieta sono limitate, per esempio in caso di inappetenza o denutrizione. Possono anche essere necessari quando il fabbisogno energetico è elevato, come in caso di attività fisica intensa e per la crescita di neonati e bambini.
• Oltre a essere una scorta di energia, i depositi di grasso avvolgono e proteggono gli organi vitali e contribuiscono a isolare il corpo.
• Nella dieta, il grasso è il vettore delle vitamine liposolubili A, D, E e K, e ne permette l’assorbimento. Fornisce gli acidi grassi essenziali, l’acido linoleico (omega-6) e alfa linoleico (omega-3).
ACIDI GRASSI ESSENZIALI
Due acidi grassi, l’acido linoleico (famiglia omega-6) e l’acido alfa-linoleico (famiglia omega-3), non possono essere prodotti dal corpo e devono quindi essere introdotti con la dieta. Sono necessari per la crescita, per lo sviluppo e per il mantenimento della salute. Pur non essendo in grado di produrli, l’organismo può trasformare questi due acidi grassi in versioni a catena più lunga, che forniscono i componenti degli eicosanoidi, sostanze analoghe agli ormoni (come le prostaglandine). Queste sostanze sono importanti per la formazione delle membrane cellulari e partecipano alla coagulazione del sangue e alla guarigione di ferite e infiammazioni. Anche se l’organismo è in grado di trasformare l’acido alfa-linoleico nella sua versione a catena lunga, l’EPA (acido eicosapentanoico) e, in grado minore, nel DHA (acido docoesanoico), sembra che la capacità di trasformazione sia piuttosto limitata. Per questo motivo, potrebbe essere necessario introdurre nella dieta fonti dirette di grassi omega-3 a catena lunga. La fonte più ricca di questo tipo di sostanze è il pesce grasso (vedere punto 2.3).
5. Grassi e salute
5.1 Malattia coronarica
In Europa, la malattia coronarica (CHD) rimane la causa di mortalità più diffusa tra uomini e donne (rapporto dell’OMS sulla salute, 2002).
Vi sono molti fattori di rischio associati allo sviluppo della CHD, tra cui pressione arteriosa elevata, fumo, inattività fisica, obesità, diabete, familiarità e aumento dei lipidi nel sangue (colesterolo totale, colesterolo LDL, trigliceridi). Esiste un legame tra alimentazione e alcuni di questi fattori, in particolare i lipidi contenuti nel sangue.
Effetti dei grassi alimentari sui livelli di lipidi nel sangue
Colesterolo alimentare
Per la maggior parte delle persone, il consumo di cibi contenenti colesterolo, quali uova, crostacei e fegato, ha scarsi effetti sui livelli di colesterolo nel sangue. Tuttavia, vi è un numero limitato di soggetti 'iper-reattivi' al colesterolo alimentare, i quali devono limitare l’assunzione di tale sostanza.
CHE COS’E’ IL COLESTEROLO?
Il colesterolo è una sostanza simile al grasso che è presente in tutti i tessuti animali, compreso il corpo umano. Una certa quantità di colesterolo viene utilizzata dal corpo per costruire le membrane cellulari, per gli ormoni sessuali e per gli acidi biliari, che contribuiscono all’assorbimento e alla digestione dei grassi alimentari. Un eccesso di colesterolo e di trigliceridi nel sangue può determinare anomalie del cuore e dei vasi sanguigni. Più di tre quarti del colesterolo presente nel sangue sono prodotti dal corpo, mentre il resto proviene dalla dieta.
1. Introduzione
I grassi sono essenziali per la salute dell’organismo, in quanto costituiscono una fonte di energia e contengono nutrienti fondamentali. Rivestono anche un ruolo importante nell’industria alimentare e in cucina, perché conferiscono un sapore gradevole al cibo. Per mantenersi in salute, è necessario prestare attenzione sia alla quantità che al tipo di grassi introdotti nella dieta. È noto che un consumo eccessivo di grassi in genere e di grassi saturi in particolare è un importante fattore di sviluppo di patologie quali la malattia cardiaca e l’obesità.
2. Che cosa sono i grassi?
2.1 Origine dei grassi
I grassi presenti negli alimenti hanno origini diverse:
Origine vegetale
In Europa, le principali fonti di grassi animali sono la carne e i prodotti a base di carne, le uova e i latticini come burro, formaggio, latte e panna.
Origine vegetale
Il grasso si trova anche nei semi di alcune piante (per es. colza, girasole, mais), nella frutta (per es. oliva, avocado) e in vari tipi di noci (es. arachidi, mandorle). L’olio viene ottenuto lavando e spremendo i semi, i frutti o le noci, che sono poi riscaldati e sottoposti a un processo di estrazione . L’olio viene quindi raffinato per eliminare sapori, odori, colori o impurità indesiderati. Alcuni olii, per esempio l’olio extravergine di oliva, l’olio di noce e l’olio di colza vengono ottenuti direttamente dalla spremitura del seme o del frutto senza ulteriori raffinazioni.
Il mercato europeo dell’olio è rifornito principalmente da:
• raccolti di coltivazioni annuali di semi da olio, quali colza, girasole, soia, mais e arachide;
• raccolti di alberi da frutto, come olivo, palma, albero del cacao e palma da cocco.
I grassi possono essere presenti in natura, in cibi come la carne e il pesce grasso, il tuorlo d’uovo, il formaggio, il latte intero e parzialmente scremato, oppure essere aggiunti durante la preparazione, in casa oppure nell’industria alimentare, per esempio quando si preparano torte, biscotti, dolciumi, snack, prodotti a base di carne o maionese. Gli olii e i grassi possono essere chiaramente visibili (per es. oli per cucinare e per insalate, burro, altri grassi da spalmare, panna e grasso visibile della carne) o mescolati con altri componenti alimentari e quindi meno evidenti per il consumatore. Circa il 70% dell’assunzione media di grassi deriva dai cosiddetti grassi "nascosti". Conoscere i grassi e leggere le etichette degli alimenti può essere utile per seguire una dieta bilanciata.
2.2. Struttura dei grassi
Qualche informazione sulla composizione chimica dei grassi ci aiuterà a capire il ruolo di queste sostanze per la nostra salute e per la tecnologia alimentare. Oltre il 90% dei grassi presenti nella dieta e nel corpo umano assume la forma di trigliceridi, mentre il resto è rappresentato da colesterolo, cere e fosfolipidi.
I trigliceridi
Tutti i trigliceridi sono composti da una struttura “a forchetta” denominata glicerolo e da 3 componenti che prendono il nome di acidi grassi.
Gli acidi grassi
Gli acidi grassi differiscono nella lunghezza della catena di atomi di carbonio (da 4 a 22) e nel numero di doppi legami che contengono. Per esempio, l’acido butirrico (C4:0), l’acido palmitico (C16:0) e l’acido arachico (C20:0), contengono rispettivamente nella catena 4, 16 o 20 atomi di carbonio. La maggior parte degli acidi grassi che si trovano nella dieta e nell’organismo contiene 16-18 atomi di carbonio (vedere allegato per un elenco degli acidi grassi più comuni).
Gli acidi grassi sono classificati in base al numero di doppi legami che possiedono. I grassi saturi non contengono doppi legami, i grassi monoinsaturi ne contengono uno e i grassi polinsaturi ne contengono due o più di due.
Acidi grassio omega-6 e omega-3
Gli acidi grassi polinsaturi sono ulteriormente classificati in due famiglie diverse, a seconda della posizione del primo doppio legame:
• Gli acidi grassi omega-6 (o n-6) hanno il primo doppio legame in corrispondenza del sesto atomo di carbonio lungo la catena dell’acido grasso e derivano principalmente dall’acido linoleico.
• Gli acidi grassi omega-3 (o n-3) hanno il primo doppio legame in corrispondenza del terzo atomo di carbonio lungo la catena dell’acido grasso e derivano principalmente dall’acido alfa linoleico.
Vedere il riquadro relativo ai principali acidi grassi.
Oltre che con il nome corretto, gli acidi grassi sono spesso definiti con una sigla numerica, basata sul numero di atomi di carbonio, sul numero di doppi legami e sulla categoria di omega a cui appartengono. L’acido linoleico, per esempio, viene denominato C18:2 n-6, a indicare che ha 18 atomi di carbonio e due doppi legami e che appartiene alla famiglia n-6 od omega-6. L’acido alfalinoleico viene denominato C18:3 n-3, a indicare che ha 18 atomi di carbonio e tre doppi legami e che appartiene alla famiglia n-3 od omega-3.
Acidi grassi cis e trans
Gli acidi grassi insaturi possono anche essere classificati in "cis" (forma piegata) o "trans" (forma dritta) a seconda della struttura della molecola. Negli alimenti gli acidi grassi insaturi sono presenti prevalentemente in forma cis; tuttavia, nella carne e nel latte dei ruminanti come i bovini e gli ovini e nei prodotti contenenti oli modificati industrialmente che hanno subito un processo di indurimento denominato idrogenazione parziale, esiste una percentuale di acidi grassi insaturi in forma trans.
Composizione dei grassi
Tutti i grassi sono composti da una combinazione di acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi, generalmente con la predominanza di uno di essi. Alcuni alimenti, per esempio i latticini e certi tipi di carne, hanno una quantità relativamente maggiore di grassi saturi, mentre altri, come la maggior parte degli oli vegetali e dei pesci grassi, contiene una quantità superiore di grassi insaturi.
L’acido grasso predominante determina le caratteristiche fisiche del grasso. I grassi che contengono un’elevata percentuale di acidi grassi saturi, come il burro o il lardo, hanno una temperatura di fusione relativamente elevata e tendono a essere solidi a temperatura ambiente. La maggior parte degli oli vegetali, che contengono livelli più elevati di grassi monoinsaturi o polinsaturi, a temperatura ambiente sono solitamente liquidi.
Quando si scaldano gli olii, gli acidi grassi insaturi in essi contenuti subiscono un processo di degradazione . Gli olii ricchi di acidi grassi monoinsaturi, come l’olio di oliva o di arachide, sono più stabili rispetto agli olii ricchi di grassi polinsaturi, come l’olio di mais o di soia. Nella frittura dei cibi è importante non surriscaldare l’olio e cambiarlo spesso.
2.3. Conoscere i grassi
Conoscere i tipi di grassi contenuti nei vari cibi e saper leggere le etichette degli alimenti può essere utile per bilanciare la dieta.
Nei paesi sviluppati, dove il cibo è abbondante e vario, la gradevolezza al palato è una componente determinante per la scelta degli alimenti. Grazie alla consistenza e al sapore, il grasso contribuisce a rendere i cibi più gustosi.
Tutti i grassi e gli oli agiscono come vettori dei composti liposolubili utilizzati per dare sapore. Per le loro caratteristiche, i grassi e gli oli rivestono anche un ruolo di primo piano nella produzione e nella cottura degli alimenti e nella consistenza e nell’aspetto del prodotto finale.
• Aerazione - in prodotti come torte o mousse è necessario incorporare aria nell’impasto per ottenere una lievitazione ottimale. Normalmente il risultato si ottiene intrappolando bolle d’aria in una miscela di grasso/zucchero per formare una spuma stabile.
• Friabilità - la consistenza friabile di alcuni dolciumi e biscotti è ottenuta rivestendo di grasso le particelle di farina, per evitare che assorbano acqua.
• Leggerezza - quando si preparano dolci o biscotti soffici o di sfoglia, il grasso aiuta a separare gli strati di glutine e amido che si formano nell’impasto. Durante la cottura, il grasso si scioglie, lasciando piccole sacche d’aria, e il liquido presente evapora facendo lievitare gli strati.
• Ritenzione dell’umidità - il grasso contribuisce a trattenere il contenuto di umidità di un prodotto e quindi ne incrementa la conservabilità.
• Glassatura - i grassi conferiscono ai cibi un aspetto lucido, per esempio quando vengono aggiunti alle verdure calde, e aggiungono anche brillantezza alla salse.
• Plasticità - I grassi solidi non fondono immediatamente ma si ammorbidiscono a temperature diverse. I grassi possono essere lavorati in modo da riorganizzare gli acidi grassi e modificarne il punto di fusione. Questa tecnologia è stata utilizzata per produrre le creme e i formaggi che si possono spalmare anche appena usciti dal frigorifero.
• Trasferimento di calore - nel processo di frittura, l’alimento viene completamente immerso nel grasso, che agisce come un mezzo estremamente efficiente di trasferimento del calore.
4. Il ruolo dei grassi nell’organismo
Anche se, nell’ambito di una corretta alimentazione, è bene tenere il grasso sotto stretto controllo, occorre ricordare che questa sostanza svolge molte funzioni importanti nel corpo umano:
• Il grasso è la principale riserva di energia del corpo e la fonte calorica più concentrata della dieta - 1g di grasso fornisce 37kJ (9 kcal), più del doppio rispetto alle proteine o ai carboidrati (4 kcal). I depositi di grasso dell’organismo vengono usati per soddisfare il fabbisogno energetico quando le calorie della dieta sono limitate, per esempio in caso di inappetenza o denutrizione. Possono anche essere necessari quando il fabbisogno energetico è elevato, come in caso di attività fisica intensa e per la crescita di neonati e bambini.
• Oltre a essere una scorta di energia, i depositi di grasso avvolgono e proteggono gli organi vitali e contribuiscono a isolare il corpo.
• Nella dieta, il grasso è il vettore delle vitamine liposolubili A, D, E e K, e ne permette l’assorbimento. Fornisce gli acidi grassi essenziali, l’acido linoleico (omega-6) e alfa linoleico (omega-3).
ACIDI GRASSI ESSENZIALI
Due acidi grassi, l’acido linoleico (famiglia omega-6) e l’acido alfa-linoleico (famiglia omega-3), non possono essere prodotti dal corpo e devono quindi essere introdotti con la dieta. Sono necessari per la crescita, per lo sviluppo e per il mantenimento della salute. Pur non essendo in grado di produrli, l’organismo può trasformare questi due acidi grassi in versioni a catena più lunga, che forniscono i componenti degli eicosanoidi, sostanze analoghe agli ormoni (come le prostaglandine). Queste sostanze sono importanti per la formazione delle membrane cellulari e partecipano alla coagulazione del sangue e alla guarigione di ferite e infiammazioni. Anche se l’organismo è in grado di trasformare l’acido alfa-linoleico nella sua versione a catena lunga, l’EPA (acido eicosapentanoico) e, in grado minore, nel DHA (acido docoesanoico), sembra che la capacità di trasformazione sia piuttosto limitata. Per questo motivo, potrebbe essere necessario introdurre nella dieta fonti dirette di grassi omega-3 a catena lunga. La fonte più ricca di questo tipo di sostanze è il pesce grasso (vedere punto 2.3).
5. Grassi e salute
5.1 Malattia coronarica
In Europa, la malattia coronarica (CHD) rimane la causa di mortalità più diffusa tra uomini e donne (rapporto dell’OMS sulla salute, 2002).
Vi sono molti fattori di rischio associati allo sviluppo della CHD, tra cui pressione arteriosa elevata, fumo, inattività fisica, obesità, diabete, familiarità e aumento dei lipidi nel sangue (colesterolo totale, colesterolo LDL, trigliceridi). Esiste un legame tra alimentazione e alcuni di questi fattori, in particolare i lipidi contenuti nel sangue.
Effetti dei grassi alimentari sui livelli di lipidi nel sangue
Colesterolo alimentare
Per la maggior parte delle persone, il consumo di cibi contenenti colesterolo, quali uova, crostacei e fegato, ha scarsi effetti sui livelli di colesterolo nel sangue. Tuttavia, vi è un numero limitato di soggetti 'iper-reattivi' al colesterolo alimentare, i quali devono limitare l’assunzione di tale sostanza.
CHE COS’E’ IL COLESTEROLO?
Il colesterolo è una sostanza simile al grasso che è presente in tutti i tessuti animali, compreso il corpo umano. Una certa quantità di colesterolo viene utilizzata dal corpo per costruire le membrane cellulari, per gli ormoni sessuali e per gli acidi biliari, che contribuiscono all’assorbimento e alla digestione dei grassi alimentari. Un eccesso di colesterolo e di trigliceridi nel sangue può determinare anomalie del cuore e dei vasi sanguigni. Più di tre quarti del colesterolo presente nel sangue sono prodotti dal corpo, mentre il resto proviene dalla dieta.
Gio Apr 11, 2013 12:17 am Da sardu
» allenamento a casa?
Mar Mar 26, 2013 5:53 pm Da sardu
» Mi presento
Mar Mar 26, 2013 3:14 pm Da sardu
» MR10 si rinizia ...ma come?
Ven Ago 31, 2012 5:49 pm Da MR10
» ciao
Ven Feb 17, 2012 9:24 pm Da gareth66
» Hola
Dom Ott 02, 2011 5:55 pm Da Mr.Ripped
» sono molto giovane u.u
Dom Lug 31, 2011 11:26 pm Da Cobra85
» Ciao!
Gio Giu 02, 2011 2:04 pm Da nett
» Aumento massa
Lun Mag 23, 2011 12:03 pm Da Soan