Intervista a Sandro Rossi
Di Enrico Bomboletti con la collaborazione di Arnaldo Gruzza
Sandro Rossi è dal 2000 l’attuale Presidente della FIPL (Federazione Italiana Powerlifting), rinnovata la sua carica per il quadriennio 2004-2008, ha portato in questi ultimi anni la sigla che è sinonimo di powerlifting in Italia, ai massimi livelli.
Classe 1952 Sandro viene incoronato Campione del Mondo Master 2 agli ultimi campionati Mondiali IPF in Texas con delle alzate veramente strabilianti (squat 280 panca 135 stacco 280 tot. 695).
Per il sottoscritto questa intervista risulta decisamente difficile dato che Il Presidente è non solo mio amico da ormai 12 anni ma anche mio allenatore. Cercherò di rimanere il più obbiettivo possibile e di farvi un quadro completo di una delle personalità di spicco del Powerlifting mondiale.
Enrico: Ciao Sandro, benvenuto sulle pagine di Power Corner. Cominciamo parlando innanzi tutto di te e dei tuoi inizi con questa disciplina. Nasci come calciatore e da quello che ricordo fino all’età di trent’anni non avevi mai messo piede in palestra per sollevare dei pesi, vero?
Sandro: La passione dei pesi mi è stata trasmessa da mio padre. Ricordo che in casa mi allenavo con dei tubi innocenti pieni di sabbia e chiusi con dei tappi….Qualche volta i tappi si toglievano, con conseguenze catastrofiche!! Il calcio è stata la mia grande passione, ho ricevuto una chiamata dal Milan, poi ho militato nelle più importanti squadre dilettanti del Lazio. In seguito la passione dei pesi ha preso il sopravvento e con allenamenti più mirati ho cominciato a curare di più i dettagli ed ecco….trasformato Sandro Rossi in bodybuilder che riesce a vincere addirittura dei grand Prix Nazionali Nabba e Fiacf, e nel 1984 il Mister Italia di Sapri: Avevo passato da poco i 30 ed erano gli anni tra il 1985 ed il 1989.
E: Come è stato il passaggio dal bodybuilding al powerlifting? Quale le molla che ti ha fatto passare da un’attività all’altra?
S: Dopo le vittorie, arrivarono alcune cocenti sconfitte in campo culturistico e mi dissi che era tempo di cambiare: basta diete, basta i “pesetti” che per errore metodologico si usavano prevalentemente nell’allenamento culturistico. Leggendo alcuni interessanti articoli di Massaroni e Cianti strutturai un allenamento basato sui “pesoni”. Cominciai a frugare anche fra i testi della “Stampa dello Sport” la casa editrice di testi sportivi ed ebbi la fortuna di leggere il testo di Harre sulla scienza dell’allenamento; poi misi le mani anche sui testi di Verchoshansky. Il più era fatto. La base teorica era formata, ora bisognava incanalare la voglia di competere, così debuttai nel powerlifting con la Fiacf, la “madre” di tutte le Federazioni di culturismo ma con una sezione di “powerlifting”.
E: Come ritieni sia cambiata la Federazione Italiana Powerlifting dagli anni in cui hai iniziato come semplice atleta ad oggi che ne sei diventato Presidente? A cosa è dovuto il tangibile miglioramento e salto di qualità oltre alla tua innegabile capacità di coordinatore e promotore di questo sport?
S: La Fiacf offriva un ambito agonistico un po’ limitato così decisi di debuttare nella FIPL, la Federazione che in Italia era l’unica organizzazione riconosciuta a livello internazionale dall’International Powerlifting Federation e che già partecipava ai World Games. Nel 1993, all’età di 41 anni debuttai a Melegnano e vinsi il mio primo titolo Italiano nella FIPL: pesavo 95 kg e realizzai 250/150/287,500. Non male. Ho fatto la trafila da atleta a Consigliere a Vice presidente e poi dal 2000, Presidente.
In quegli anni la FIPL era ricca di tradizioni, ma priva di un preciso piano operativo. L’organizzazione delle gare era episodica e tranne i Campionati Italiani e qualche Grand Prix, si faceva poco. Il motore di tutto era l’allora Segretario Giuseppe Termine, proprio quello che organizza oggi “E’ Fitness”, che a prezzo di grossi sacrifici personali, riusciva ad organizzare a Prato uno o due trofei l’anno. Le mie “tirate” nei Consigli dell’epoca su questa mancanza di un “progetto powerlifting” cadevano nel vuoto, ed al di là di un generale consenso le cose stagnavano alquanto. Con il nuovo segretario Giuseppe De Gradi e con la collaborazione di alcuni Consiglieri dell’epoca, siamo tra il 1997 ed il 1999, riuscimmo a mettere su un minimo di calendario agonistico che potesse dare a tutti gli appassionati la possibilità di gareggiare con continuità. Le dimissioni di Giuseppe De Gradi furono un duro colpo per me che mi ritrovai solo e senza nessun appoggio.
Nel 2000 fui nominato Presidente. Proposi al Consiglio, completamente rinnovato, come segretario Luciano Bertoletti che aveva preso già il posto alla fine del 99 il dimissionario Giuseppe De Gradi.
Grazie all’opera insostituibile di Luciano e del Consigliere Laura Locatelli, coadiuvati da uno staff tecnico di levatura eccezionale composto dal Consigliere Giorgio Criscione e dall’arbitro Nazionale Gianlica Fortunati, siamo arrivati all’attuale livello di operatività. Le regolari riunioni del Consiglio Federale danno un continuo indirizzo e sprone alla vita Federale.
Dal 2000 ad oggi, la continuità della vita federale, la presenza del sito Sito ufficiale della FIPL e l’opera di indirizzo del Consiglio, hanno fatto sì che il Calendario nazionale arrivasse all’attuale struttura di 5 gare l’anno, che i partecipanti ad ogni gara arrivassero ad 80 e le società partecipanti in ogni gara fossero non meno di 15. Ciò si è riflesso nei numerosi titoli o ottimi piazzamenti conquistati dai nostri atleti nelle gare internazionali. Ad esempio Antonietta Orsini, ‘atleta di punta della FIPL, è stata convocata per ben 3 volte ai World Games (1997,2001,2005): Antonietta ha un conto aperta con questa gara, lo sanno tutti…..
E: Confermerai quindi, per la gioia di tutti gli appassionati, che è ormai imminente il riconoscimento olimpionico del Powerlifting nel 2012.
S: L’International Powerlifting Federation, che dal 1983 riconosce in Italia solo la FIPL, ha posto in essere tutte le iniziative possibili per ottenere il riconoscimento dal CIO. Intanto per essere riconosciuti dal CIO bisogna essere riconosciuti preliminarmente dalla GAISF (General Assembly of Sport Federations) e dall’ IWGA (International World Games association). GAISF ed IWGA, a loro volta sono membri del CIO.L’IPF partecipa sia alla GAISF che all’IWGA.
Nel novembre 2006 il CIO ha iniziato l’istruttoria definitiva della “pratica IPF”: incrociamo le dita. L’IPF, una volta riconosciuta dal CIO, transiterà nell’Association of Sport Recognised IOC Federations (ASRIocF). Questo è il serbatoio dal quale il CIO attinge per creare il programma delle Olimpiadi estive ed invernali. L’ultimo scalino è l’inserimento nel programma Olimpico come “sport dimostrativo”: la strada è lunga, aspettiamo il 2012, ma le premesse per entrare nella ASRIocF ci potrebbero essere tutte.
E: Il powerlifting ma in genere gli allenamenti che pongono alla loro base l’incremento della forza sono sempre più in crescita, però molto spesso la domanda per chi intende praticarli, non si incontra con l’offerta delle palestre nostrane. E’ cosi difficile far capire ai numerosi centri fitness e alle palestre super attrezzate, che una fetta di clientela molto ampia non viene presa in considerazione?
S: Purtroppo è così, anche se qualche piccolo cambiamento si comincia ad avvertire. Oggi va di moda “l’aurea mediocritas”: un saltello, una pedalatina, un po’ di croci su panca, ma senza esagerare.
Quando, per impegni agonistici, vado nei paesi del nord Europa o all’est, ma anche in Giappone o negli Stati uniti, vedo sempre giovani e meno giovani, uomini e donne, che fanno squat, panca o stacco ognuno secondo le proprie possibilità, ma bilancieri e rack non mancano mai. Poi ci sono anche le macchine, gli step e la musica.
Qui in Italia, a volte nei centri fitness non trovi neanche i bilancieri liberi!! Qualcosa comunque, come già ti dicevo, si sta muovendo: grazie anche alla FIPL ed alla sua immagine, sento che alcuni centri si cominciano ad attrezzare in maniera più completa. Speriamo che questo piccolo albero continui a crescere.
E: Torniamo alle tue imprese nella dimensione che ti è più congeniale: l’atleta. Quali sono stati i titoli maggiori conseguiti?
S: Il Carnier delle gare è molto ampio. Quelle che meritano menzione e che hanno segnato la mia carriera agonistica sono:
1993 Campionati Italiani Assoluti a Melegnano (MI), gara di debutto in FIPL cat. –100 tot. 687.5 – 1° classificato.
1993 Campionato Mondiale IPF a Jönköping (Svezia), record italiano master 1 di squat cat. –100 con 275,5kg. Purtroppo un infortunio alla spalla durante il riscaldamento in gara mi costrinse ad abbassare l’entrata di panca dai 150kg previsti a……25kg. 13° posizione per me, ma la soddisfazione di aver gareggiato contro dei mostri sacri dell’epoca.
1997 Europeo Master, Usti Nad Labem, (Rep. Ceca) Cat. –90
2000 Mondiale Master, Usti Nad Labem, (Rep. Ceca) Cat –90
2002 Mondiale Master, Vila Maria (Argentina) cat. –100 fuori gara di stacco con praticamente il podio in pugno.
2004 Europei Master, Havirov, (Rep. Ceca) tot. 685 1° classificato master 2 cat.-90
2005 Europei Master, Trencin, (Rep. Slovacca) cat.-90 record mondiale master 2 di squat 290.5kg ed europeo
di stacco master 2, 293kg
2006 Mondiali Master, Killeen – Texas (USA) cat.-90 tot.695 1° classificato
E: Campione del mondo a 54 anni nella patria di nascita di questo sport. Deve essere un’emozione indescrivibile. Un Sandro Rossi più sicuro e consapevole rispetto al mondiale in Argentina del 2002?
S: Anche in Argentina ero preparato e consapevole dei miei mezzi. Purtroppo ad una panca “molto scarsa” che risente di vecchi incidenti alle spalle dovuti ai primi allenamenti semplicemente “folli”, dovevo, e debbo, forzare nello squat e nello stacco. In Argentina lo stacco mi ha tradito e così….con il podio assicurato sono uscito di gara. Ma nel 2005 a Trencin, ho avuto le più grandi soddisfazioni della mia vita sportiva: nella stessa gara, i XXV Campionati Europei master ho realizzato il record Mondiale di squat M2 con 290,500kg. e il record europeo di stacco con 293kg a 89kg. di peso corporeo.
Poi nel 2006, a Killeen, in Texas il podio mondiale….incredibile!
Di Enrico Bomboletti con la collaborazione di Arnaldo Gruzza
Sandro Rossi è dal 2000 l’attuale Presidente della FIPL (Federazione Italiana Powerlifting), rinnovata la sua carica per il quadriennio 2004-2008, ha portato in questi ultimi anni la sigla che è sinonimo di powerlifting in Italia, ai massimi livelli.
Classe 1952 Sandro viene incoronato Campione del Mondo Master 2 agli ultimi campionati Mondiali IPF in Texas con delle alzate veramente strabilianti (squat 280 panca 135 stacco 280 tot. 695).
Per il sottoscritto questa intervista risulta decisamente difficile dato che Il Presidente è non solo mio amico da ormai 12 anni ma anche mio allenatore. Cercherò di rimanere il più obbiettivo possibile e di farvi un quadro completo di una delle personalità di spicco del Powerlifting mondiale.
Enrico: Ciao Sandro, benvenuto sulle pagine di Power Corner. Cominciamo parlando innanzi tutto di te e dei tuoi inizi con questa disciplina. Nasci come calciatore e da quello che ricordo fino all’età di trent’anni non avevi mai messo piede in palestra per sollevare dei pesi, vero?
Sandro: La passione dei pesi mi è stata trasmessa da mio padre. Ricordo che in casa mi allenavo con dei tubi innocenti pieni di sabbia e chiusi con dei tappi….Qualche volta i tappi si toglievano, con conseguenze catastrofiche!! Il calcio è stata la mia grande passione, ho ricevuto una chiamata dal Milan, poi ho militato nelle più importanti squadre dilettanti del Lazio. In seguito la passione dei pesi ha preso il sopravvento e con allenamenti più mirati ho cominciato a curare di più i dettagli ed ecco….trasformato Sandro Rossi in bodybuilder che riesce a vincere addirittura dei grand Prix Nazionali Nabba e Fiacf, e nel 1984 il Mister Italia di Sapri: Avevo passato da poco i 30 ed erano gli anni tra il 1985 ed il 1989.
E: Come è stato il passaggio dal bodybuilding al powerlifting? Quale le molla che ti ha fatto passare da un’attività all’altra?
S: Dopo le vittorie, arrivarono alcune cocenti sconfitte in campo culturistico e mi dissi che era tempo di cambiare: basta diete, basta i “pesetti” che per errore metodologico si usavano prevalentemente nell’allenamento culturistico. Leggendo alcuni interessanti articoli di Massaroni e Cianti strutturai un allenamento basato sui “pesoni”. Cominciai a frugare anche fra i testi della “Stampa dello Sport” la casa editrice di testi sportivi ed ebbi la fortuna di leggere il testo di Harre sulla scienza dell’allenamento; poi misi le mani anche sui testi di Verchoshansky. Il più era fatto. La base teorica era formata, ora bisognava incanalare la voglia di competere, così debuttai nel powerlifting con la Fiacf, la “madre” di tutte le Federazioni di culturismo ma con una sezione di “powerlifting”.
E: Come ritieni sia cambiata la Federazione Italiana Powerlifting dagli anni in cui hai iniziato come semplice atleta ad oggi che ne sei diventato Presidente? A cosa è dovuto il tangibile miglioramento e salto di qualità oltre alla tua innegabile capacità di coordinatore e promotore di questo sport?
S: La Fiacf offriva un ambito agonistico un po’ limitato così decisi di debuttare nella FIPL, la Federazione che in Italia era l’unica organizzazione riconosciuta a livello internazionale dall’International Powerlifting Federation e che già partecipava ai World Games. Nel 1993, all’età di 41 anni debuttai a Melegnano e vinsi il mio primo titolo Italiano nella FIPL: pesavo 95 kg e realizzai 250/150/287,500. Non male. Ho fatto la trafila da atleta a Consigliere a Vice presidente e poi dal 2000, Presidente.
In quegli anni la FIPL era ricca di tradizioni, ma priva di un preciso piano operativo. L’organizzazione delle gare era episodica e tranne i Campionati Italiani e qualche Grand Prix, si faceva poco. Il motore di tutto era l’allora Segretario Giuseppe Termine, proprio quello che organizza oggi “E’ Fitness”, che a prezzo di grossi sacrifici personali, riusciva ad organizzare a Prato uno o due trofei l’anno. Le mie “tirate” nei Consigli dell’epoca su questa mancanza di un “progetto powerlifting” cadevano nel vuoto, ed al di là di un generale consenso le cose stagnavano alquanto. Con il nuovo segretario Giuseppe De Gradi e con la collaborazione di alcuni Consiglieri dell’epoca, siamo tra il 1997 ed il 1999, riuscimmo a mettere su un minimo di calendario agonistico che potesse dare a tutti gli appassionati la possibilità di gareggiare con continuità. Le dimissioni di Giuseppe De Gradi furono un duro colpo per me che mi ritrovai solo e senza nessun appoggio.
Nel 2000 fui nominato Presidente. Proposi al Consiglio, completamente rinnovato, come segretario Luciano Bertoletti che aveva preso già il posto alla fine del 99 il dimissionario Giuseppe De Gradi.
Grazie all’opera insostituibile di Luciano e del Consigliere Laura Locatelli, coadiuvati da uno staff tecnico di levatura eccezionale composto dal Consigliere Giorgio Criscione e dall’arbitro Nazionale Gianlica Fortunati, siamo arrivati all’attuale livello di operatività. Le regolari riunioni del Consiglio Federale danno un continuo indirizzo e sprone alla vita Federale.
Dal 2000 ad oggi, la continuità della vita federale, la presenza del sito Sito ufficiale della FIPL e l’opera di indirizzo del Consiglio, hanno fatto sì che il Calendario nazionale arrivasse all’attuale struttura di 5 gare l’anno, che i partecipanti ad ogni gara arrivassero ad 80 e le società partecipanti in ogni gara fossero non meno di 15. Ciò si è riflesso nei numerosi titoli o ottimi piazzamenti conquistati dai nostri atleti nelle gare internazionali. Ad esempio Antonietta Orsini, ‘atleta di punta della FIPL, è stata convocata per ben 3 volte ai World Games (1997,2001,2005): Antonietta ha un conto aperta con questa gara, lo sanno tutti…..
E: Confermerai quindi, per la gioia di tutti gli appassionati, che è ormai imminente il riconoscimento olimpionico del Powerlifting nel 2012.
S: L’International Powerlifting Federation, che dal 1983 riconosce in Italia solo la FIPL, ha posto in essere tutte le iniziative possibili per ottenere il riconoscimento dal CIO. Intanto per essere riconosciuti dal CIO bisogna essere riconosciuti preliminarmente dalla GAISF (General Assembly of Sport Federations) e dall’ IWGA (International World Games association). GAISF ed IWGA, a loro volta sono membri del CIO.L’IPF partecipa sia alla GAISF che all’IWGA.
Nel novembre 2006 il CIO ha iniziato l’istruttoria definitiva della “pratica IPF”: incrociamo le dita. L’IPF, una volta riconosciuta dal CIO, transiterà nell’Association of Sport Recognised IOC Federations (ASRIocF). Questo è il serbatoio dal quale il CIO attinge per creare il programma delle Olimpiadi estive ed invernali. L’ultimo scalino è l’inserimento nel programma Olimpico come “sport dimostrativo”: la strada è lunga, aspettiamo il 2012, ma le premesse per entrare nella ASRIocF ci potrebbero essere tutte.
E: Il powerlifting ma in genere gli allenamenti che pongono alla loro base l’incremento della forza sono sempre più in crescita, però molto spesso la domanda per chi intende praticarli, non si incontra con l’offerta delle palestre nostrane. E’ cosi difficile far capire ai numerosi centri fitness e alle palestre super attrezzate, che una fetta di clientela molto ampia non viene presa in considerazione?
S: Purtroppo è così, anche se qualche piccolo cambiamento si comincia ad avvertire. Oggi va di moda “l’aurea mediocritas”: un saltello, una pedalatina, un po’ di croci su panca, ma senza esagerare.
Quando, per impegni agonistici, vado nei paesi del nord Europa o all’est, ma anche in Giappone o negli Stati uniti, vedo sempre giovani e meno giovani, uomini e donne, che fanno squat, panca o stacco ognuno secondo le proprie possibilità, ma bilancieri e rack non mancano mai. Poi ci sono anche le macchine, gli step e la musica.
Qui in Italia, a volte nei centri fitness non trovi neanche i bilancieri liberi!! Qualcosa comunque, come già ti dicevo, si sta muovendo: grazie anche alla FIPL ed alla sua immagine, sento che alcuni centri si cominciano ad attrezzare in maniera più completa. Speriamo che questo piccolo albero continui a crescere.
E: Torniamo alle tue imprese nella dimensione che ti è più congeniale: l’atleta. Quali sono stati i titoli maggiori conseguiti?
S: Il Carnier delle gare è molto ampio. Quelle che meritano menzione e che hanno segnato la mia carriera agonistica sono:
1993 Campionati Italiani Assoluti a Melegnano (MI), gara di debutto in FIPL cat. –100 tot. 687.5 – 1° classificato.
1993 Campionato Mondiale IPF a Jönköping (Svezia), record italiano master 1 di squat cat. –100 con 275,5kg. Purtroppo un infortunio alla spalla durante il riscaldamento in gara mi costrinse ad abbassare l’entrata di panca dai 150kg previsti a……25kg. 13° posizione per me, ma la soddisfazione di aver gareggiato contro dei mostri sacri dell’epoca.
1997 Europeo Master, Usti Nad Labem, (Rep. Ceca) Cat. –90
2000 Mondiale Master, Usti Nad Labem, (Rep. Ceca) Cat –90
2002 Mondiale Master, Vila Maria (Argentina) cat. –100 fuori gara di stacco con praticamente il podio in pugno.
2004 Europei Master, Havirov, (Rep. Ceca) tot. 685 1° classificato master 2 cat.-90
2005 Europei Master, Trencin, (Rep. Slovacca) cat.-90 record mondiale master 2 di squat 290.5kg ed europeo
di stacco master 2, 293kg
2006 Mondiali Master, Killeen – Texas (USA) cat.-90 tot.695 1° classificato
E: Campione del mondo a 54 anni nella patria di nascita di questo sport. Deve essere un’emozione indescrivibile. Un Sandro Rossi più sicuro e consapevole rispetto al mondiale in Argentina del 2002?
S: Anche in Argentina ero preparato e consapevole dei miei mezzi. Purtroppo ad una panca “molto scarsa” che risente di vecchi incidenti alle spalle dovuti ai primi allenamenti semplicemente “folli”, dovevo, e debbo, forzare nello squat e nello stacco. In Argentina lo stacco mi ha tradito e così….con il podio assicurato sono uscito di gara. Ma nel 2005 a Trencin, ho avuto le più grandi soddisfazioni della mia vita sportiva: nella stessa gara, i XXV Campionati Europei master ho realizzato il record Mondiale di squat M2 con 290,500kg. e il record europeo di stacco con 293kg a 89kg. di peso corporeo.
Poi nel 2006, a Killeen, in Texas il podio mondiale….incredibile!
Ultima modifica di Zacros il Sab Nov 15, 2008 10:17 pm - modificato 1 volta.
Gio Apr 11, 2013 12:17 am Da sardu
» allenamento a casa?
Mar Mar 26, 2013 5:53 pm Da sardu
» Mi presento
Mar Mar 26, 2013 3:14 pm Da sardu
» MR10 si rinizia ...ma come?
Ven Ago 31, 2012 5:49 pm Da MR10
» ciao
Ven Feb 17, 2012 9:24 pm Da gareth66
» Hola
Dom Ott 02, 2011 5:55 pm Da Mr.Ripped
» sono molto giovane u.u
Dom Lug 31, 2011 11:26 pm Da Cobra85
» Ciao!
Gio Giu 02, 2011 2:04 pm Da nett
» Aumento massa
Lun Mag 23, 2011 12:03 pm Da Soan